Articoli Redatti dal Dott. Giuseppe Lauria
Trattamenti laser nell'iperplasia prostaticaCHIRURGIA MINI-INVASIVA DI PROSTATA CON TECNOLOGIA LASER
HoLRP (Resezione di Prostata mediante laser ad Olmio)
E’ una delle procedure chirurgiche mini-invasive che impiegano la tecnologia laser ad Olmio per resecare endoscopicamente prostate inferiori ai 60 g. Utilizzata nei pazienti trattati con anticoagulanti in ritenzione urinaria, nei reinterventi e nelle resezioni parziali di prostata in pazienti affetti da carcinoma prostatico avanzato. La più frequente complicanza peri-operatoria è la disuria.
ThuVaRP (Vapo-resezione di Prostata mediante laser al Tulio)
Simile alla precedente procedura chirurgica mini-invasiva che però impiega la tecnologia laser al Tulio per resecare e vaporizzare nello stesso tempo, endoscopicamente, prostate inferiori ai 60 g. Utilizzata nei pazienti trattati con anticolagulanti in ritenzione urinaria, nei reinterventi e nelle resezioni parziali di prostata in pazienti affetti da carcinoma prostatico avanzato. La più frequente complicanza peri-operatoria è la disuria
HoLEP (Enucleazione di Prostata mediante laser ad Olmio)
Procedura chirurgica endoscopica mini-invasiva, di difficile esecuzione, che impiega il laser ad Olmio per incidere la prostata individuando il piano di clivaggio tra l’adenoma prostatico e la pseudocapsula prostatica così da enucleare l’adenoma e asportarlo previa morcellazione. Utilizzata in prostate superiori ai 50 g. Rispetto alla TURP o all’adenomectomia trans-vescicale il tempo operatorio è maggiore, a parità di volume prostatico trattato.
PVP (Vaporizzazione fotoselettiva di Prostata mediante laser Greenlight)
Si basa sull’utilizzo di un laser GreenLight (a luce verde) ad alta energia (80-180 W), la quale, attraversato il liquido di irrigazione senza assorbimento da parte di quest’ultimo, raggiunge il tessuto prostatico causandone una vaporizzazione selettiva e focalizzata sino alla capsula prostatica. I sintomi irritativi post-operatori dipendono dall’abilità dell’operatore. Anche in prostate di volume superiore a 100 ml si può ristabilire un’adeguata minzione. Eseguibile in pazienti ad alto rischio anestesiologico o in terapia con anticoagulanti e/o antitrombotici.d Rispetto alla TURP nessun rischio di deficit erettile e nessuna possibilità trasfusione; mentre quasi sovrapponibili alla TURP sono: eiaculazione retrograda nel 26 % dei casi, stenosi uretrale nel 6,8% ; mentre la ridotta degenza dovuta ad un tempo di cateterizzazione post-intervento generalmente inferiore alle 24 ore, rende la procedura eseguibile in regime di Day Surgery. Tra i limiti emergono l’impossibilità di eseguire un esame istologico e i costi elevati della procedura.